IBD Highlights
Another piece in the puzzle of inflammatory bowel disease: thromboembolic risk
Cristina Bezzio (1), Sandro Ardizzone (2)
1Azienda Ospedaliera Guido Salvini, Rho2Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico, Ospedale di Rilievo Nazionale, Milano
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono spesso complicate da una serie di manifestazioni sistemiche caratterizzate dal coinvolgimento articolare, dermatologico e oculare 1. Sin dagli anni trenta del secolo scorso, inoltre, è stata descritta un’associazione tra le MICI e la trombosi. Tale dato è stato confermato da una serie di studi successivi. L’esatta prevalenza di questa complicanza non è mai stata definita con certezza, variando tra l’1-8% degli studi clinici sino al 41% degli studi autoptici. La maggior parte degli studi sulla prevalenza appartiene però ad un’epoca in cui il trattamento delle MICI e la malattia di Crohn (MC) in particolare non prevedeva l’utilizzo di tutti i farmaci attualmente in commercio per il trattamento di queste patologie e in cui la terapia chirurgica era più frequente 2. Negli ultimi anni sono state impiegate nella pratica clinica alcune misure volte a ridurre il rischio di sviluppare trombosi, quali la profilassi anti-trombotica e la mobilizzazione precoce, specie nel decorso post operatorio e nel paziente ricoverato per recidiva clinica moderata-severa.