Editoriale
Mariella Baldassarre
Carissimi, la prima cosa che desidero fare dalle pagine di questo editoriale è augurare buon lavoro al nuovo presidente della SIGENP, Prof. Carlo Agostoni, e ai nuovi consiglieri, Costantino De Giacomo, Immacolata Spagnuolo e Marina Aloi, che si affiancano ad Antonella Diamanti, Erasmo Miele ed Elena Lionetti, già presenti. Il Consiglio Direttivo della Società riparte con nuove energie e nuove competenze. Carlo Agostoni è professore ordinario di Pediatria e direttore della UOC di Pediatria della Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Università Statale di Milano; Costantino De Giacomo è direttore della UOC di Pediatria e del Dipartimento Maternoinfantile dell’AO Niguarda Cà Granda a Milano, Immacolata Spagnuolo lavora presso il Dipartimento di Pediatria dell’Università “Federico II” di Napoli, con specifiche competenze in nutrizione clinica, Marina Aloi è ricercatrice presso il Dipartimento di Pediatria de “La Sapienza”, Università di Roma. Ognuno di loro saprà arricchire con la propria esperienza il cammino comune verso una maggiore conoscenza dei problemi che riguardano la gastroenterologia, l’epatologia e la nutrizione pediatrica in Italia. In questo numero del giornale desidero segnalarvi innanzitutto l’articolo sulle linee guida della prescrizione della vitamina D. Teresa Capriati e Sergio Amarri si sono sforzati di sintetizzare e commentare in maniera critica varie “consensus” europee e italiane, cercando di “stigmatizzare” i comportamenti prescrittivi più appropriati, alla luce anche delle innumerevoli funzioni attribuite oggi a questa sostanza, che possiamo considerare a tutti gli effetti come un ormone. Si tratta di un articolo ad “alto impatto di conoscenza”, non solo per gli specialisti del settore gastroenterologico, ma anche per i pediatri di famiglia. Claudio Romano (Messina) ci descrive i “disordini nutrizionali a esordio precoce”. Un alterato rapporto col cibo può diventare un autentico catalizzatore di “stress” per tutta la famiglia. L’equazione “mio figlio non mangia quindi io non sono una buona madre” alimenta il senso di inadeguatezza delle madri, soprattutto quando sono alla prima esperienza, e può alterare il rapporto con il bambino, ma anche quello con il partner. L’articolo riferisce che alterazioni dell’interazione madre-figlio sono alla base di disturbi alimentari nel bambino: ansia, ipercontrollo, rigidità, iperprotezione sono le condizioni più comuni. Nella stessa ottica si colloca la review messa a punto da Valentina Rizzo e da me sulla disamina della relazione esistente fra gli eventi di vita precoci (early life events ) e i disturbi funzionali gastrointestinali (DFGI). Non dobbiamo mai dimenticare che un disturbo intestinale è a volte un “avatar” di un disagio di relazione o psicosociale. Noi, che ci occupiamo di intestino e di nutrizione, dobbiamo farci osservatori attenti del microcosmo nel quale vive il bambino, prima di medicalizzare magari inutilmente. Le malattie infiammatorie intestinali si arricchiscono in questo numero della descrizione di due aspetti: l’anemia, descritta da Stefano Festa e coll. (Roma), e la malattia epatica, a cura di Stefano Martelossi e coll. (Trieste), a esse correlate. Giuliano Lombardi (Pescara) e coll. ci parla dei criteri di appropriatezza della colonscopia in età pediatrica. Trattandosi di un esame invasivo, che viene effettuato in sedazione e a volte in anestesia generale, è bene avere le idee chiare. Come ci spiega l’articolo, infatti, le colonscopie sono “appropriate” se i benefici superano i rischi attesi con un margine tanto significativo da rendere indicate le procedure. Roberto Berni-Canani (Napoli) e coll. fa una disamina completa delle diarree congenite neonatali, malattie rare ma che vanno prontamente identificate e trattate. Giuseppe Maggiore (Ferrara) e coll. ci parla in questo numero, con un approccio sistematico ed estremamente chiaro, del trattamento dell’epatite autoimmune giovanile. Il caso clinico che ci presentano Silvia Iuliano e Marco Manfredi (Parma) è intrigante e insolito. Troverete poi un “commento su invito” del professor La Mantia, professore associato di otorinolaringoiatria a Catania, sul reflusso faringo-laringeo, problematica a “ponte” con il reflusso gastro-esofageo, per cercare di mettere a fuoco le caratteristiche di tale patologia. È frequente infatti che l’otorino prescriva gli inibitori di pompa protonica per disturbi a carico delle alte vie aeree. Quali sono questi disturbi e quanto è corretto tale comportamento? Prima di terminare, visto che mentre scrivo siamo tra la fine di un anno e l’inizio di un altro, permettetemi di accogliere in un abbraccio virtuale tutto lo staff della redazione del giornale: i coordinatori di rubrica, gli assistenti di redazione, la segreteria. Un grazie speciale a tutti coloro che nel corso di quest’anno hanno dedicato un po’ del loro tempo a scrivere per noi e che ci hanno donato ricchezza attraverso i loro contributi. A tutti noi e a voi, che ci leggete, auguro un anno meraviglioso. Mariella Baldassarre