Guidelines: what is the best for clinical practice
The Australasian guidelines for the management of pancreatic exocrine insufficiency (PEI): a special point of view on an also pediatric clinical problem
Vincenzina Lucidi
1UOC di FC Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS, Roma
Dalla letteratura scientifica internazionale, nonostante le numerose pubblicazioni, emerge una scarsa condivisione su indicazioni e dosaggio della terapia enzimatica sostitutiva pancreatica (TESP) della insufficienza pancreatica esocrina (IPE) secondaria a pancreatite acuta e cronica nel paziente adulto e in età pediatrica. Questa criticità ha diverse cause: a) difficoltà nella diagnosi della stadiazione progressiva di IPE; b) fisiopatologia della maldigestione dei grassi e delle proteine, dipendente anche dal pH duodenale (il danno pancreatico riduce la secrezione di bicarbonati); c) mancanza di markers specifici per la definizione residua di enzimi digestivi escreti in duodeno. Ancora oggi è impossibile ottenere una correlazione tra danno parenchimale pancreatico, valutato all’imaging, e grado di insufficienza digestiva. I segni e sintomi di insufficienza pancreatica, come la steatorrea, si sviluppano e diventano clinicamente evidenti quando la lipasi duodenale escreta è minore del 5-10% rispetto ai normali livelli post prandiali. Tale grado di insufficiente secrezione è correlabile a una perdita funzionale di parenchima pancreatico superiore al 90%.